31 gennaio 2015

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Babybel croccanti

Ingredienti:
6 babybel (o 6 fette spesse di formaggio tipo "galbanino")
150 gr di pancetta affettata molto sottilmente (18 fette)

Procedimento (foto): il giorno prima surgelare i babybel, preferibilmente dopo aver eliminato l’involucro di cera (stavolta ho usato quelli gialli, che non sono riuscita a capire in cosa si differenzino da quelli rossi).
Il giorno dopo: avvolgere i babybel ancora surgelati con 2 o 3 fettine di pancetta, sino a rivestire tutta la superficie.
Accendere il grill, poggiare i babybell avvolti nella pancetta sulla leccarda da forno rivestita di carta stagnola e cuocerli su entrambi i lati sino a che saranno abbrustoliti (non esagerare con i tempi per evitare che il formaggio si sciolga completamente e fuoriesca).

28 gennaio 2015

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Patate a fisarmonica


Ingredienti:
alcune patate grandi
olio extra vergine d'oliva
sale – pepe
aglio (facoltativo)

Procedimento (foto): lavate bene le patate con tutta la buccia.
Tagliatele a fettine di 2-3 millimetri, avendo cura di non arrivare sino in fondo con la lama del coltello e mettetele in forno acceso alla massima temperatura (non serve preriscaldarlo).

Dopo circa 1 quarto d’ora di cottura, quando le fettine avranno cominciato a separarsi l’una dall’altra, condite con olio, sale, pepe e, volendo, un po’ d’aglio tritato o in polvere.
Patate a fisarmonica

Cuocere per altri 15-20 minuti, comunque sino a che la buccia non sarà ben abbrustolita e l’interno morbido.

24 gennaio 2015

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Arista alle nocciole



Ingredienti:
1 kg arista di maiale
olio extravergine
circa 1 litro di latte (da versare in 2 volte)
70 gr di nocciole intere (tostate e spellate)
30 gr di nocciole tritate grossolanamente
2-3 scalogni
4-5 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 cucchiaino di frumina (o maizena o farina)
1 cucchiaino raso di sale
pepe qb

Procedimento (foto): legare l’arista con dello spago da cucina.
In una casseruola col fondo spesso far scaldare dell'olio con gli scalogni, il rosmarino e la salvia spezzettati.
Far appassire poi toglierli dal tegame (non vanno buttati) e mettere nel tegame l'arista e farla rosolare bene su tutti i lati.
Rimettere gli aromi nel tegame con la carne e versare circa ½ litro di latte tiepido a filo (deve arrivare a metà della carne), aggiungere il sale ed il pepe, mettere il coperchio e far cuocere lentamente (fornello piccolo, a fiamma bassa, facendo attenzione che il latte bollendo non fuoriesca) per circa 25 minuti.
Girare la carne, aggiungere il latte restante e le nocciole intere e lasciar cuocere per altri 25 minuti circa (per maggiore sicurezza, misurare la temperatura con un termometro, verificare abbia raggiunto i 77° C).
Quando la carne sarà cotta, toglierla dal tegame e lasciarla intiepidire.

Intanto eliminare un po’ di foglie di salvia e di rosmarino dal fondo di cottura e frullarlo col minipimer.
Sciogliere la maizena in un cucchiaio di latte freddo ed unirla al fondo per addensarlo, facendolo sobbollire per pochi minuti.
Affettare sottilmente la carne e disporla sul piatto da portata, poi ricoprirla con la salsina ben calda, distribuendo sopra le nocciole tritate grossolanamente. 
NB: volendo preparare l'arista con anticipo (anche il giorno prima), mettere le fettine di carne in un tegame basso ed irrorare con la salsina, coprire e mettere in frigo.
Al momento di servire scaldare la carne nella sua salsa, poi disporre le fettine sul piatto da portata, far addensare la salsa (portarla a bollore dopo aver aggiunto la maizena sciolta in poco latte freddo) e versarla sulla carne. Distribuire sopra le nocciole tritate.

20 gennaio 2015

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Barrette ai cereali super-light!


Barrette ai cereali light


Ingredienti:
150 gr di albume a temperatura ambiente
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzico di vanillina
50 gocce di dolcificante tipo "Tic"
12 gr di gelatina in fogli
20 gr di scorzette d’arancia light (home made;)
250 gr di fiocchi d’avena
50 gr di crusca d’avena
100 gr di all bran
50 gr di semi di lino
30 gr di noci
100 gr di orzo soffiato non zuccherato

Procedimento (foto): preparare le scorzette (anche il giorno prima): pelare un’arancia biologica e tagliare la buccia a striscioline di circa 3 mm. Mettere a bollire dell’acqua e farci sobbollire le scorzette per 5 minuti.
Scolare le scorzette e buttare l’acqua. Mettere nella pentola 300 gr di acqua pulita e 30 gocce di Tic, quando l’acqua bolle mettere le scorzette e far sobbollire per altri 5 minuti.
Sgocciolare e far asciugare in forno ventilato a 100° per 15-20 minuti (devono asciugare bene, ma restare morbide).

Far ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda.

In un contenitore molto grande montare gli albumi a neve con la vanillina ed il dolcificante (è importante che gli albumi non siano freddi, per evitare che quando si aggiungerà la colla di pesce calda quest'ultima si coaguli formando dei grumi. Se gli albumi sono troppo freddi, prima di montarli scaldateli per pochi secondi alla volta al microonde, sino a che la temperatura sarà di circa 25°).

Mettere la colla di pesce in una ciotolina e farla sciogliere nel microonde per 15 secondi, poi unire il succo di limone per far intiepidire.

Unire a filo il composto di colla di pesce liquefatta e limone agli albumi, continuando a montare per amalgamare il tutto. Mettere il composto in frigo per far rassodare.

Accendere il forno a 180°.

Rivestire una teglia di 21x32 cm con della cartaforno bagnata e strizzata.

Tritare grossolanamente le noci e le scorzette d’arancia.

Mescolare insieme i cereali (tranne l’orzo soffiato), le noci, le scorzette, i semi di lino ed unirli agli albumi, in modo che tutti i cereali siano “bagnati” dagli albumi, poi unire l’orzo, mescolando velocemente, cosicché non abbia il tempo di ammorbidirsi (bagnandosi i chicchi si "ritirano" un po', per questo preferisco usare l'orzo soffiato invece del riso, più piccolo).

Rovesciare nella teglia livellando bene il composto, senza premere troppo, e far cuocere per circa 30 minuti.

Lasciar sfreddare completamente, poi tagliare in 24 porzioni (se si preferiscono più croccanti, rimettere in forno a biscottare a 180° per circa 10 minuti).

Probabilmente si possono conservare come i biscotti in una scatola di latta, io preferisco surgelarle appena tagliate e poi scongelarne una alla volta a temperatura ambiente o scaldandole per 1 minuto al microonde (sfreddandosi saranno belle croccanti;).
Barrette ai light

Ho calcolato che fatte con queste dosi hanno circa 90 calorie a barretta ...se poi la vostra dieta non è poi così rigida, potete ridurre il dolcificante a 30 gocce e aggiungere un po' di zucchero e dell'uvetta ammorbidita (con 50 grammi di zucchero di canna e 60 di uvetta le calorie diventano 100 a barretta ...niente di "devastante") o delle gocce di cioccolato o della farina di cocco o... quello che preferite, ma poi non lamentatevi se non dimagrite!:D

Sono comunque buonissime e se al momento di tagliarle qualche barretta si sbriciolasse (la versione con un po' di zucchero è più "coesa", con quella senza zucchero bisogna fare più attenzione, comunque più sono fredde e meglio si tagliano), riciclatele come "pepite" da mangiare con lo yogurt e qualche bacca di goji;)
 

19 gennaio 2015

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I buoni propositi dello smemorato di Collegno

…ohh, guarda chi si vede!
Sento la voce alle mie spalle mentre sono impegnata a tentare di decifrare i caratteri microscopici di un’etichetta e intanto mi dico mentalmente che la natura è proprio matrigna: ok farci diminuire la vista ad una certa età, ma perché non farci contemporaneamente allungare le braccia, così potremmo leggere in pubblico senza dover subire l’umiliazione di usare gli occhiali? …mah!
Mi giro per vedere a chi appartenga la voce e vedo una faccia sconosciuta che mi sorride con l’espressione fiduciosa di chi si aspetta che io risponda al sorriso.
Ecco, questo è l’istante esatto in cui dovrei aggrottare un po’ le sopracciglia, accentuare l’espressione perplessa che sicuramente ho già sul viso e dire con voce flautata “…mi scusi …in questo momento non riesco a ricordare bene dove… quando… (…e soprattutto CHI!)”.
Invece, niente! Non imparo mai! Pur di evitare la figura di quella un po’ svampita, mi avventuro in una strada che con molta probabilità mi porterà a realizzare una perfetta, enorme figura di m**** da manuale!
Mi dico che in pochi secondi riuscirò a dare un nome a quella faccia ed a collocarla nello spazio e nel tempo, butto i miei neuroni giù dal letto e li costringo a pedalare forsennatamente verso la meta, mentre dico “…ohhh …come va?” e sgrano gli occhi per mostrarmi sorpresa (..ehi, vacci piano con lo stupore, non è detto che non vi vediate da 20 anni! …un’espressione “stupita, ma non troppo” può bastare;).
Intanto, consapevole che i neuroni stanno pedalando senza una meta precisa, decido di dare loro qualche indizio e mi sforzo di immaginare lo sconosciuto in altre vesti (l’infanzia passata a ritagliare da “Famiglia Cristiana” le bambole di carta e le loro mises improbabili - tutù, completino da tennis, abbigliamento da sci, abito da sera …una vita intensa quella delle bambole di carta! - svela un’insperata utilità pratica;).
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Gli metto giacca e cravatta (impiegato di banca? dipendente regione/provincia?), poi tolgo giacca e cravatta e gli metto una divisa (vigile urbano, usciere, cameriere?), passo alle tute da lavoro e poi ai camici (“dica trentatré”, “…legga l’ultima riga”, “trattenga il respiro...”), lo immagino dietro uno sportello, dietro alla cassa di un bar, alla scrivania, mentre mi consegna una lettera/un pacco, gli metto un ciuffo sulla fronte al posto della pelata e libri sul braccio (compagno di scuola/università?)…
..niente da fare! Il tempo passa ed il mistero sull’identità dello sconosciuto è ancora fittissimo, intanto gli argomenti “neutri” sono quasi finiti ed io ed i miei neuroni siamo stremati!

Succede anche a voi? …che stress!! Però non credo sia troppo preoccupante, anche perché capita pure a mio marito:
chi era il tizio con cui parlavi?
..boh! …non ne ho la più pallida idea! Forse mi ha confuso con un altro …il problema è che non sapevo più che dirgli!
…scusa, ma perché non gli hai detto semplicemente che non ti ricordavi di lui?
(abbiamo trasmesso un episodio della serie “Predicare bene e razzolare male!”;D).

Beh, decisamente la mia memoria non è più quella di una volta, ma fortunatamente queste situazioni  imbarazzanti non sono poi così frequenti, mentre c’è un altro inconveniente legato alla mia memoria poco “ferrea” che invece si verifica puntualmente al supermercato OGNI settimana: mentre faccio la spesa non ricordo mai esattamente gli ingredienti che servono per realizzare una ricetta. Decido di fare l’arista alle nocciole e comincia il tarlo “…vabbe’, l’arista l’ho presa, il latte ce l’ho, di nocciole? 100 gr bastano?? l’ultima volta mi pare di averne consumato 150.. ma forse 100 le ho usate per l’arista e 50 le ho sgranocchiate mentre cucinavo.. o ...viceversa?:D Quindi? ne compro 100? …e se non bastano? Ne compro 150? Deciso: ne compro 200 così non sbaglio e me ne resta anche QUALCUNA da sgranocchiare:D”. In tutto questo ovviamente mi scordo di comprare lo scalogno, che non è proprio in cima ai miei pensieri, col risultato che, se davvero voglio fare l’arista alle nocciole come-dio-comanda, devo tornare al supermercato a prendere gli ingredienti che mancano, mentre intanto in dispensa si accumulano gli “esuberi”: nocciole tostate, nutella (“…ma nella ‘torta Pinguì’ ci vanno 400 o 500 grammi?”), biscotti (“mmm… mi sa che un pacco piccolo di Digestives non basta per fare la Cheesecake...”), ecc., ecc.
Tutte cose pericolosissime. Sì, perché con l’età starò pure perdendo la memoria, ma l’udito ce l’ho ancora sviluppatissimo e quindi sento nitidamente quel fastidioso ronzio (lo sentite anche voi?;) che producono i barattoli di nutella ed i pacchi di biscotti dentro la dispensa, ma anche eventuali dolci in frigo o le vaschette di gelato in freezer! Se poi le confezioni sono aperte, il ronzio diventa un sibilo insopportabile, che cessa soltanto quando vado a minacciarli con un cucchiaino! (…che poi io sono una donna d’azione, dalle minacce passo subito ai fatti ed in breve tempo zittisco la dispensa!;).

Perché vi racconto questo? Perché ho pensato che, se è difficile sperare in una soluzione definitiva al problema degli sconosciuti che si ricordano di me, mentre io li ho completamente rimossi dalla mente, una soluzione per evitare di dimenticare alcuni ingredienti di una ricetta o di abbondare con altri sarebbe quella di usare il blog come “lista della spesa” online, travasandoci a poco a poco tutto il materiale che ingolfa il mio hard disk esterno.
Vero, potrei ricominciare a scrivere come facevo prima, ma in realtà so bene che non ho più il tempo (o la voglia;) di scrivere i post ...diciamo “discorsivi”;) di un tempo, quindi, se d’ora in poi passando di qua vi imbatterete in laconici elenchi di ingredienti e scarni procedimenti invece dei soliti sproloqui (come quello di oggi, appunto;), non pensate che un poltergeist silenzioso si è impadronito di questo blog, ma sappiate che li avrò postati io per poterli usare come “promemoria”;).

Siccome l’epifania da poco passata (...cosa sono 12 giorni rispetto all'eternità! beh, la tempestività continua non essere una mia virtù;) tutte le feste si è portata via, dopo aver fatto fuori gli avanzi di nocciole/nutella/biscotti sopravvissuti al natale (…io non faccio prigionieri;), ho ovviamente cominciato a mettere in atto i buoni propositi per l’anno nuovo, cominciando dal “mangiare meno e meglio”, che svetta sempre tra tutti, quindi il prossimo post (il primo post di questo “nuovo corso” ;) lo dedicherò alle Barrette ai cereali (super-light!)


Un post prolisso scritto per dire che (forse;) non scriverò più post prolissi! (...la coerenza, eh!;)

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