31 ottobre 2009

3

L'importante è partecipare...

Ho scoperto grazie ad Aiuolik l'iniziativa legata alla campagna per la prevenzione del tumore al seno, alla quale aderiscono molti food-blogger postando ricette "in rosa".

Io sarò pure pigra, ma sono un tipino "aderente" ;) a simili iniziative meritorie ed a questa non posso non dare il mio contributo.
Ma il mese della prevenzione è ottobre ed oggi è il 31 ...ad occhio e croce sono un tantino in ritardo e per di più oggi non ho davvero tempo di cucinare niente:/

...rinuncio?

...nouuuuuuuuu!!!!

Il risvolto positivo dell'essere pigra è che col tempo si accumulano foto e foto di ricette che attendono di essere postate ed è appunto dal mio polveroso archivio che riesumo (...ammetto che il concetto di "polveroso" e di "riesumazione" sono i meno adatti a rendere appetibile una pietanza ...ma che ci volete fare, a quest'ora di mattina - si vede dai dettagli del post che sono le 6 e un quarto? -, mentre mio marito comincia col mantra "se non ci sbrighiamo perdiamo l'aereo", il mio linguaggio figurato è un po' limitato ;D ) i

TAGLIERINI (VERDI) IN SALSA ROSA




...come dire: "niente di nuovo sotto il sole" ...vabbè, ma se è per una giusta causa? ;D

Seguiranno (inutili) dettagli...

Aggiornamento di domenica 1° novembre 2009: la trasferta della squadra si è conclusa con una sconfitta :/
Come si suol dire, la sconfitta "ci sta", visto che giocavamo contro la squadra campione d'Italia ed in casa loro, ma quanto i nostri ragazzi abbiano meritato l' "onore delle armi" lo dimostra il fatto che a pochi secondi dalla fine erano in vantaggio di un punto dopo aver rimontato 15 punti di svantaggio... e non vi racconto altro perché qui potete leggere una (sintetica) cronaca della partita, aggiungo solo che sono ORGOGLIOSISSIMA di loro!!!!!!!!!! ;)

...ma torniamo alla pasta.
Come anticipavo, la spiegazione di questa ricetta è abbastanza inutile, perché è un po' come dare la ricetta dell'uovo fritto, ma visto che il sottotitolo del mio blog non è esattamente "ricette MAI viste" e che il contatore delle visite segnala ben 7 visite dalla Malesia e 3 dalla Latvia ;D dove magari questo piatto non è altrettanto inflazionato e allora, cari malesi e cari latviani (?)...

eccovi la RICETTONA!!!!


ingredienti per 6 persone:
spaghetti (o qualsiasi altro tipo di pasta, preferibilmente lunga, come i buonissimi taglierini agli spinaci che ho usato in questa foto)
1 bottiglia di passata di pomodoro
2 confezioni di panna UHT (o 400 ml di panna fresca)

1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di basilico
abbondante peperoncino

olio e sale

Procedimento (foto): soffriggere mezza cipolla ("infilzarla" con uno stecchino per poterla poi eliminare facilmente) ed uno spicchio d'aglio intero in poco olio, unire la passata di pomodoro, salare, unire il peperoncino e far cuocere per 15-20 minuti.
A cottura ultimata, eliminare la cipolla e l'aglio ed unire le foglie di basilico.
Lasciar riposare per qualche minuto, in modo che il sugo prenda tutto l'aroma del basilico, poi unire la panna, eliminare le foglie di basilico e condire gli spaghetti cotti al dente.


Tutto qui.

(forza BaDS!)

23 ottobre 2009

9

Si (ri)parte...

Poco testo ("ohhhhh" di incredulità, pliz! ;D) e molte foto per segnalarvi che il campionato nazionale di Basket in Carrozzina sta per ripartire (giusto per mettere le mani avanti e chiarire che se lascio depositare 2 dita di polvere sui post di questo blogghetto almeno, ORA, ho un'OTTIMA SCUSA!).

Dopo il ritorno in A1, lo scorso campionato è partito maluccio. Abbiamo perso QUASI tutte le partite dell'andata e, per coerenza (siamo personcine serie!), anche le prime 4 del ritorno, motivo per il quale ho optato per il "metodo Minzolini" ed ho omesso di aggiornarvi.

Solo che dalla 5^ partita (contro la ELECOM Roma, squadra che poi ha disputato i play-off scudetto, non so se mi spiego...) i ragazzi si sono finalmente ricordati di essere dei giocatori BRAVISSIMI ed hanno cominciato a giocare "comediocomanda", a divertirsi (e a divertirci!) e finalmente a vincere!

Ed evidentemente ci hanno preso gusto, perché, da allora, non solo hanno vinto TUTTE le partite del campionato (evitando i play-out ai quali sembravamo ormai condannati) ma hanno vinto anche il Trofeo CIP (nazionale) e, udite! udite!, ben 2 (D U E!) tornei europei: a Brno e ad Antwerp!!!!!!!

Siete sbalorditi?

Riprendetevi guardando questo filmato della partita Cadbury Istanbul Engelli - Ba.D.S. (noi, i blu), disputata durante la Challenge Cup di Anversa (per la cronaca: abbiamo vinto 72-60 ;) )



Ed ora una carrellata di foto degli atleti (alcune le ho fatte io, le altre ...boh! ...le mie per lo più sono sfocate, perché, ormai abituata a fotografare pietanze, il fatto di avere davanti all'obiettivo soggetti dotati di sguardi spazientiti mi faceva confondere e sbagliare sistematicamente impostazioni), in rigoroso ordine alfabetico! ;)

Adam (il pivot, detto anche "dottor Erben" per via delle due lauree), Manu (l'allenatrice) ed il trofeo vinto ad Antwerp!


Carmelo (detto "Cammelo", "Cammelino" o "Cammeluzzo", senza nessun particolare motivo, solo per dargli fastidio ;D )


il sudafricano David ("a belloo!", in perfetto romanesco, il suo intercalare preferito ...o almeno, l'unico intercalare riferibile! ;D )


Frantisek (che si pronuncerebbe "Franciscek", ma per risparmiare tempo e fatica "Franci"), che sopporta stoicamente le continue angherie dei compagni di squadra ;)



Gianni (aka Alain Juanair Rayanair, FORSE proprietario dell'omonima compagnia aerea, non è ancora ben chiaro ;D )


Giorgio, il MITICO capitano!!!!!!!!!!


il ceco Marek (con un'inedita espressione cattiva! ;) ah, questa ve la racconto: quando diciamo che abbiamo in squadra tre giocatori CECHI, la reazione più frequente è "...poverini! ...ma come fanno?" ahahah...


lo spagnolo Oscar, che tra qualche mese diventerà papà di un bimbo sardo-spagnolo, NEL SENSO che la mamma è la mia amica Barbie, alla quale LA VITA HA INSEGNATO TANTO!;D (i "maiuscoli" li capisce solo lei, NEL SENSO che è un'esperta di "maiuscoli"! ;D)

Patrizia (beata tra gli uomini! ;D )


ultimo (ma NON ultimo) il secondo sudafricano, Richard, che festeggia a modo suo la vittoria del Trofeo CIP!

(se poi volete vedere altre foto, cliccate qui ;) )


...e siccome questo (in fondo) è un blog di cucina e immaginando che tutto questo correre, sudare, ridere e festeggiare vi abbia messo appetito, ecco la foto dei cornetti di pane, in versione international, decorati con le bandierine delle nazioni rappresentate nella nostra squadra (più i quattro mori ;) )

Allora, appuntamento a domani: alle 17 e 30 incrociate le dita per noi! :*

AGGIORNAMENTO di sabato 24 ottobre, ore 23.43: abbiamo vinto 80 a 68!!!!!!!!!

...siamo una squadra fortissimIIII!!!!!!!!!!!!! ;D

17 ottobre 2009

10

Una crostata light è possibile? (sottotitolo: "Cosa intendi per 'light'?")

Eccoci al dunque. Ora che il problema "marmellata" è risolto, comincia la discesa: la "crostata light" diventa realizzabile!
Si, perché, come ho detto un paio di post più sotto, per la base sapevo già come risolvere, da che Luxiedda (sempre sia lodata!;D ) aveva avuto l'idea di adattare al gusto "dolce" l'impasto delle sue "crostate salate".
Per me il vantaggio di questo impasto è duplice: non solo ha pochi grassi, ma quei pochi grassi sono OLIO! (mio marito ODIA il burro:/ ).

Solo che... ora che mi trovavo al dunque, questa crostata mi faceva un po' "tristéza"... NEL SENSO (il maiuscolo lo capisce solo la mia amica Barbie ;) ): MENO zucchero... MENO grassi... MENO calorie... ero certa che mi sarebbe venuta fuori una crostata con un complesso d'inferiorità da far spavento!
Dovevo far qualcosa per la povera crostata complessata e, mentre escludevo mentalmente la psicanalisi, lo sguardo mi è caduto su una bustina di mandorle...

..mandorle?

...mmm

...bianche

...croccanti

...caloriche

...si: mandorle! ;D

In effetti non è che le mandorle siano esattamente dimagranti e quindi l'assunto iniziale di questa trilogia "light" viene abbastanza a cadere...
Diciamo allora che questa crostata, se non è proprio "light" "light", ha dalla sua di non essere tutto 'sto attentato alla linea ed alla glicemia...


ah, dalla sua ha anche il fatto di essere BUONISSIMA!!!!!!!


CROSTATA (moderatamente) LIGHT


Ingredienti:
125 gr di farina 00 (432 calorie, arrotondando, fonte "Calorie punto it")
20 gr di zucchero di canna (72 cal.) (se potete permettervi di scialare, mettetene 40 gr ;D )
40 gr olio di arachidi (360 cal.)
50 gr di acqua calda (-)
1 cucchiaino di lievito per dolci (-)
200 gr di marmellata senza zuccheri aggiunti (204 cal., ipotizzando 2o0 gr di marmellata = 400 gr di prugne)
50 gr di mandorle pelate (non tostate) (288 cal. :/ ).


Procedimento (foto): scaldare il forno a 200°.
Mettere in una ciotola capiente la farina, lo zucchero, il lievito, l’olio e l’acqua.
Mescolare con un cucchiaio sino a formare una palla.
Stendere l’impasto tra 2 fogli di carta da forno sino a formare un disco di 24–25 cm.
Trasferire il foglio su una tortiera di 22 cm di diametro e togliere il foglio superiore (la prima volta ho steso l’impasto direttamente sulla tortiera, ma alla fine è stato difficile staccarla).
Ripiegare i bordi per inspessirli, stendere la marmellata sulla pasta (volendo, decorare anche con prugne a fettine), poi incidere i bordi col manico di un cucchiaio.
Infornare per 10 minuti, aggiungere le mandorle tritate MOLTO grossolanamente e infornare per altri 10–15 minuti.


Ora facciamo un po' di conti: sommando le calorie degli ingredienti si arriva a 1356 calorie, dividendo la crostata in 8 fette si ottengono fette da 169,5 calorie l'una (133,5 se non si mettono le mandorle ...ma cosa ci si perde! :p ): considerando che una fetta di crostata NON light (e NON ..."mandorlata") ha 195 calorie, non è tantissimo...

...sempre che ci si limiti ad UNA SOLA fetta;)

12 ottobre 2009

10

Una crostata light è possibile? (sottotitolo: "Quel che non ingrassa, ammazza?")

Avvertenza: in questo post si designa col termine di "marmellata" quella che più propriamente dovrebbe essere denominata "confettura".
L'autrice è a conoscenza della differenza, ma se ne dimentica continuamente e non ha ALCUNA voglia di correggere il post (e quello precedente ...e quelli futuri!). A sua discolpa cita il fatto che a casa sua le cose di consistenza marmellatosa sono SEMPRE state definite "marmellate" senza che nessuno trovasse niente da ridire e che al contrario il termine "confettura" lo usa talmente poco che non ricorda neanche più dove lo ha messo ;D
I puristi sono pregati di astenersi dal sottolineare questo lapsus. ;-)


MARMELLATA (nota "confettura") LIGHT DI PRUGNE


per ogni chilo di frutta
100 gr di pectina home made
1 cucchiai0 di agar agar (volevo essere sicura che il tutto si addensasse;D )

Procedimento (foto): lavare le prugne e tagliarle a metà eliminando il seme.
Metterle in una pentola con la pectina, coprire col coperchio e scaldare a fuoco basso.
Quando le prugne si saranno ridotte ad una poltiglia, lasciar freddare e poi passare al setaccio (o frullare se non disturbano le bucce).
Unire l’agar agar e rimettere a bollire la purea per circa mezzora (fare la prova piattino).
Versare la marmellata calda nei barattoli puliti ed asciutti, pulire bene il bordo e tappare con tappi ermetici puliti.
Portare il forno a 100° (nel mio forno, che ha un concetto tutto suo del calore, ho impostato a 120° ventilato) e far sterilizzare i barattoli per mezzora.
Lasciar sfreddare in forno.


Quanto si conserva questa "marmellata"?

...boh! La mia, dopo un anno di "riposo" sottovuoto, non manifestava alcun segno evidente di alterazione. Ciò non toglie che, priva di quelle vagonate di zuccheri che fungono da conservanti, poteva essere ormai popolata di dannatissimi microorganismi tossici invisibili ad occhio nudo. Da qui il fatto che io abbia brevemente informato mio marito sulle mie ultime volontà prima della prova assaggio (lui non sembrava percepire la gravità del momento, quando gli ho detto "ora assaggio la TUA marmellata: potrei MORIRE!" ha risposto con un distratto "ah!" e non ha cercato MINIMAMENTE di dissuadermi dal compiere l'insano gesto). Ho assaggiato titubante dapprima la punta di un cucchiaino "...mmmm ...buona! ...magari letale, ma buona!". Per maggiore sicurezza ne ho mangiato un cucchiaino colmo ...e poi un altro ...e poi un altro ...e poi mio marito mi ha detto "...ma la stai SOLO ASSAGGIANDO la MIA marmellata o te la stai MANGIANDO TUTTA?".

A volte lo scrupolo scientifico che anima noi ricercatori viene frainteso. ;D

Da allora sono passate circa 2 settimane ed io sono ancora qui a scrivere, il che significa che o la marmellata non era tossica o i dannatissimi microorganismi di cui sopra sono a scoppio ritardato ...lo scopriremo solo vivendo!;D
Per ora mi sento di suggerire l'utilizzo di una marmellata così priva di conservanti solo previa cottura.

Diciamo che la crostata è "la morte sua"!

Segue...

5 ottobre 2009

19

Una crostata light è possibile? (sottotitolo: "Piccolo Chimico vs Nonna Papera")

Che sono golosa credo si sia capito, ma il marito diabetico e l'ago della (mia) bilancia che si ostina a puntare più in alto di quanto non dovrebbe mi portano a cercare costantemente soluzioni di compromesso (la parola "rinuncia" nel mio vocabolario proprio non c'è ...o forse c'è, ma è coperta da una ditata di cioccolata ;D ).

Da qui la decisione di cimentarmi nella realizzazione di una crostata che conoscesse il saccarosio più che altro per sentito dire...

Per l'impasto avevo già un'idea, ma lo "scoglio" era la marmellata...
Di marmellate non sapevo (e non so ;) ) un granché, tranne che quelle tradizionali si addensano grazie alla presenza di (troppo) zucchero e di una prolungata bollitura, mentre io volevo una marmellata che non avesse altri zuccheri oltre a quelli già presenti nella frutta di partenza e magari che non dovesse stare sul fuoco per ooreeee...
Con queste premesse, non nutrivo troppa speranza di poter ottenere una sostanza con una consistenza più solida del brodo ed avevo già annotato sul foglio della spesa "marmellata light" :/ quando, seguendo uno dei filoni collaterali della mia indagine (anche quando faccio ricerche su internet - chi l'avrebbe mai detto! - tendo a divagare ;D ), mi sono imbattuta in questo post!

Luce fu!

Pur nella mia ignoranza, una vaga idea di quale fosse l'utilità della pectina nella realizzazione delle marmellate l'avevo già, solo che questa cosa di aggiungere alla frutta una "bustina" con effetto addensante alla Nonna Papera che è in me sapeva tanto di "additivo NO buono!" ....di "sim-sala-bim!" ..insomma, trovavo stonasse con l'immagine poetica del "fare la marmellata in casa" (vi sembrerà un'idea strampalata ...beh, ho un'intera galleria di "idee strampalate" come questa ed anche più belle nella mia mente! ;D ) ...però QUESTA era pectina FATTA IN CASA, quindi perfettamente "nonnapaperesca"!

...e poi in questo post c'era un dettaglio che non poteva non colpirmi: il TEST per valutare la qualità della pectina! ...ADORO queste cose!!!!!!!!
Il Piccolo Chimico che alberga in me (ho già detto che c'è folla, in ME ;D ) ha guardato Nonna Papera e le ha detto "...senti, Nonna, con tutto il rispetto per gli anziani, questa cosa qui non possiamo NON farla!".

Ho stracciato il foglietto della spesa: l'embolo con su scritto "marmellata TOTALMENTE priva di zuccheri aggiunti, male che vada butto tutto" era già partito!


PECTINA HOME MADE* (libera nos a saccarosio)

nell'esperimento documentato nelle foto ho usato:
450 gr di bucce e torsoli di mele biologiche (usare PREFERIBILMENTE mele acerbe)
½ limone (mia innovazione)
acqua,
ottenendo circa 70 ml di pectina


Procedimento (foto):
Pelare le mele e raccogliere bucce e torsoli (volendo si possono surgelare via via bucce e torsoli sino ad averne un quantitativo sufficiente).
Tritare bucce e torsoli nel robot (io li ho frullati), unendo il mezzo limone (inclusa la buccia).
Metterle nella pentola a bagnomaria (io invece la pentola l'ho messa direttamente sulla fiamma, nel fornello più piccolo), aggiungere 3/4 d'acqua (io ne ho messo 2 bicchieri) e lasciar scaldare per 2 ore coperto, mescolando ogni 15 minuti.
Far raffreddare.
Filtrare attraverso 4 strati di garza posta nel fondo del colino (io ho usato un filtro di carta di quelli per fare il caffé lungo, messo su un imbuto: comodissimo!) e lasciar colare tutta la notte.
Il giorno dopo far addensare a bagnomaria (o su fiamma bassissima) il liquido ottenuto, sino ad ottenere una consistenza come questa...


Conservare la pectina in barattoli da sterilizzare come fosse marmellata o versarla in bicchieri di plastica e surgelarla.

La dose da usare è di 100 gr per ogni chilo di frutta.

*un po' per un'innata cialtronaggine, un po' per scelta razionale, ho seguito la ricetta originale in modo un po' "creativo";D

Veniamo alla parte divertente: il TEST! :D

La pectina deve essere a temperatura ambiente.
Versare 3 dita di alcool per dolci in un bicchiere, versarci un cucchiaino di pectina, roteare il bicchiere dolcemente per 10 secondi. La pectina precipiterà (gelatinizza).
Mettere la forchetta nella massa formatasi e girare una ventina di volte.
Togliere delicatamente la forchetta verticalmente.

Se la massa resta attaccata ai rebbi della forchetta per più di due secondi, la pectina è troppo concentrata e occorrerà diluirla con tre parti di acqua e una di succo di limone, se invece non si attacca è buon segno.

Raccogliete il composto con la forchetta, se si deforma e cola via rapidamente occorrerà addensare, se non si lascia raccogliere affatto, occorrerà addensare ancora di più a bagnomaria.


Se invece resta sulla forchetta come una massa arrotondata, la pectina è perfetta.



...della marmellata ne parliamo un'altra volta;D

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