25 settembre 2009

16

PIOVE! (governo ladro)

...e va be', è vero, sempre lì vado a finire...
Però avete notato che ultimamente, quando piove, piove in modo veramente E-S-A-G-E-R-A-T-O?

Secondo me è una sorta di "avviso di garanzia" meteorologico;D

...comunque, ieri è stato uno di quei giorni in cui il cielo sembrava voler venire giù tutto in una volta. Mi sa che devo rassegnarmi al fatto che l'estate sia finita e togliere le sdraio dal giardino...
...magari aspetto che spiova:D


Non pensate anche voi che il riso o la pasta in una giornata piovosa siano una specie di contraddizione in termini?
Quando piove, non si discute: via forchetta e coltello, avanzi il cucchiaio!

In freezer avevo un sacchetto di fave fresche gentilmente prodotte dal mio orto la scorsa primavera, quindi, mentre fuori si svolgeva una una simpatica riedizione de "Il Diluvio Universale", noi mangiavamo una...

ZUPPA DI FAVE FRESCHE


Ingredienti:
fave fresche
cipolla
sedano
carota
pomodoro secco
sale-olio
pasta

Procedimento (foto):
Mettere le verdure in una pentola, coprire con dell'acqua, salare e far cuocere sino a che le fave saranno praticamente sfatte.
Unire della pasta di formato idoneo e portare a cottura.
Versare la zuppa bollente nei piatti, "decorare" con un giro d'olio e dei crostoni di pane abbrustolito.
Soffiare prima di mangiare...

23 settembre 2009

7

Frutti di stagione

La stagione è l'estate...


...l'anno è il 2008! ;)

...già, giusto per fare media col precedente, cotto e postato, ecco un post che ha ...come dire, "decantato" per un annetto;)

L'anno scorso deve essere stata un'annata favolosa per le prugne, visto che ovunque mi girassi c'era qualcuno che mi chiedeva "..ti piacciono le prugne?" e senza aspettare la mia risposta (affermativa, ovviamente...) mi regalava un cestino di questi frutti.
Risultato: chili e chili di frutta che chiedevano di essere consumati in tempi brevi o trasformati in prodotti a lunga conservazione...
La soluzione più scontata sarebbe stata farne della marmellata, ma con un marito diabetico la marmellata non è esattamente un prodotto di largo consumo a casa mia, per cui il problema richiedeva una soluzione più articolata, che alla fine è stata: prugne secche e marmellata light (questa seconda ricetta la lascio decantare ancora un po';D, anche perchè i barattoli sono ancora intonsi - lo avevo detto che qui la marmellata non è proprio un prodotto di prima necessità - ed ovviamente la "deontologia bloggista" richiede la "prova assaggio" prima della pubblicazione ...che però, stante la natura totalmente sperimentale della ricetta, non è del tutto immune da rischi;) )



PRUGNE SECCHE, dicevamo... (ricetta di Manu63)

Ingredienti:
prugne ben mature ma sode

Procedimento (foto):
Mettere abbondante acqua in un pentolone e portare a bollore.
Lavare le prugne e poi scottarle per un minuto nell'acqua bollente (non tenetele di più o si spaccheranno).
Scolarle, farle asciugare e sfreddare, poi disporle sulle griglie del forno acceso a 50° (ventilato), tenendo lo sportello socchiuso (per non sporcare il forno, mettete sul fondo la leccarda o della carta stagnola).
Ci vorrà parecchio tempo ed un discreto consumo di energia :/ ...ovviamente metterle al sole durante il giorno e ritirarle la sera è una soluzione più ecomomica ed ecologica, anche se indubbiamente più faticosa (ogni tanto la mia coscienza ecologista prende a calci la mia natura pelandrona ...ma purtroppo la mia natura pelandrona ha una soglia del dolore molto alta ;D ).

Volendo ottenere delle prugne denocciolate, quando cominceranno ad essere un po' rinsecchite, schiacciarle con le dita sino a far uscire il seme, poi rimettere le prugne in forno per completare l'essiccatura.

Metterle in barattoli di vetro, tappare e sterilizzare in acqua bollente per 20 minuti.

Manu63 dice che si conservano benissimo anche per un anno...


...io non saprei, le nostre prugne non hanno mangiato il panettone;D

13 settembre 2009

15

...dal forno al monitor: un riso di buon cuore!

Non ricordo mi sia già successo: postare nel (...vabbe', tardo;D ) pomeriggio una pietanza che ho preparato a pranzo... forse vi sembrerà una cosa poco degna di nota, ma visti i miei "tempi" soliti vi assicuro che per me ha dell'eroico!

Non vi aspettate chissacché, tenete l'espressione di estremo stupore per un'altra occasione (e per un altro blog;D ), oggi il convento passava solo "riso al forno": una via di mezzo tra i pomodori ripieni di riso e la "tiella di patate e cozze" ...solo che patate e cozze non c'erano e non c'era nemmeno la voglia di riempire col riso i "gusci" di pomodoro...
Insomma era solo del riso "buttato" in una teglia, "affogato" di succo di pomodoro e "schiaffato" in forno.
Un riso appena appena vendicativo sarebbe diventato una pappetta collosa o, in alternativa, un insieme di sassetti croccanti ed invece il caso ha voluto che mi imbattessi in un riso affatto permaloso, che anzi ha avuto la cortesia di farsi bastare il "brodino" al millilitro, risultando perfettamente al dente, asciutto ma non secco e salato al punto giusto!

...pensa tu come veniva se lo trattavo pure bene!

RISO AL FORNO


Ingredienti per 2 persone:
180-200 gr di riso parboiled
3 pomodori da insalata
1 cipolla piccola
¼ di spicchio d'aglio (anche meno)
4-5 foglie di basilico
sale-olio-peperoncino
parmigiano grattugiato

Preparazione (foto):
Accendere il forno alla massima potenza.
Mettere a bollire dell'acqua.
Scottare i pomodori per 30'' nell'acqua bollente per spellarli, poi frullarli con l'aglio tritato, il basilico, ABBONDANTE sale (il liquido serve a salare anche il riso) ed un po' di peperoncino (ho ottenuto poco meno di 500 ml di liquido).
Ungere delle pirofile monoporzione, coprire il fondo con uno strato di cipolle affettate finemente.
Distribuire sulle cipolle il riso e versare sopra il pomodoro frullato.
Coprire le pirofile con della stagnola e cuocere in forno per circa 30 minuti (io la stagnola l'ho tolta dopo i primi 20 minuti, quando ho verificato la cottura del riso).
Distribuire sulla superficie il parmigiano e gratinare sotto il grill.


...se lo rifaccio altre 100 volte, non mi riesce così bene;D

9 settembre 2009

9

...chist'è 'o paese d'o sole!

'o sole in questione è ...chisto


Va da sé che il sapone per bucato non ha niente a che fare con la cucina, tranne per il particolare che io sono discretamente "trogolona", come dice mio marito (quello della sìstola;D ), e la possibilità che io cucini senza poi dover subito mettere a lavare quello che ho addosso è pura fantascienza.
In particolare sono anni che studio un fenomeno fisico stranamente trascurato dalla scienza ufficiale: l'attrazione esercitata dagli indumenti bianchi (o comunque chiari) sugli schizzi di salsa di pomodoro.
Capita anche a voi o il fenomeno si manifesta solo a casa mia?
Gli studi da me condotti dimostrano che se si indossa una maglietta scura ed un paio di pantaloni chiari il sugo preferirà raggiungere questi ultimi, mentre se la situazione cromatica è rovesciata, lo schizzo di salsa colpirà sicuramente all'altezza del tronco.
Precauzioni del tutto inutili si rivelano indossare un grembiule (il sugo ha una mira pazzesca, riuscirà a "ferirvi" su una manica) o indossare abiti scuri (lo schizzo vi colpirà in un occhio, rigorosamente nella parte bianca!;D ).

Dopo questo "approfondimento scientifico", torniamo al bucato ed al fatto che non c'entra niente con un blog di cucina.
E' vero, non c'entra niente, però ho bisogno di uno spazio virtuale per "annotare" idee e piccoli trucchi, che riguardano la cucina, ma anche no, letti qua e là nel web, senza doverli recuperare con ardite ricerche su google (del tipo "si può fare in casa il detersivo per i panni e, se si, come? e visto che ci siamo, con cosa fa rima "oblò"?" ;D ) o mettendo a soqquadro (...wow ...è dalle elementari che non scrivo questa parolina rara!;D) la casa alla ricerca di un dannato post it (il quale notoriamente ha una capacità "adesiva" che dura sin tanto che il contenuto del biglietto non ti serve, un attimo prima che tu lo vada a prendere là dove l'hai attaccato, lui si stacca e plana sotto un mobile da cui riemergerà, - ulteriormente - ingiallito dal tempo, solo quando l'emergenza sarà passata...), per cui ho deciso di aprire una nuova "sezione" del blog, che avrà appunto questo scopo ed un contenuto quanto mai vario.

La nuova "etichetta" sarà "Il piacere di saperlo!": magari non vi ricordate questa rubrica de "la settimana enigmistica", ma non potete non ricordarne il logo con l'omino dubbioso arrampicato sul punto interrogativo;D

Riuscirò a finire questo post senza ulteriori divagazioni?:X

Veniamo alla "sostanza".
In passato ho fatto in casa il detersivo per la la LAVASTOVIGLIE: mica tanto soddisfatta ...ecologico sarà pure ecologico, economico pure, ma farlo è una gran fatica e, sul piano dell'efficacia, non sono affatto sicura che un lavaggio con la sola acqua avrebbe risultati inferiori:/
Però questa idea di auto-produrre i detersivi mi piace talmente tanto che ho deciso di sferrare questo nuovo attacco alle multinazionali del pulito!
Quando l'altro giorno ho letto la "ricetta" del detersivo per LAVATRICE su Cookaround, mi è piaciuta subito per la facilità di realizzazione oltre che per l'economicità della "materia prima": con 1,49 € ho comprato una confezione doppia di sapone di marsiglia, sufficiente a produrre ben 16 litri di detersivo!!!!
Spero sia anche una soluzione ecologica, in realtà non ho idea di cosa ci sia dentro questo sapone, ma non credo possa essere peggio di quello che c'è nel DASH...


DETERSIVO (ECONOMICO) PER LAVATRICE

ingredienti:)
1/2 sapone di marsiglia
4 litri d'acqua
una grattugia
un contenitore da 4 litri

procedimento: grattugiare il sapone. Mettere le scaglie nel contenitore ed aggiungere 4 litri d'acqua calda. Far riposare per una settimana (già dopo un paio di giorni diventerà densissimo!).


Economico, facile da farsi, (forse) ecologico ...se poi LAVA, siamo a cavallo!;D

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