10 dicembre 2009

25

Un pollo drogato

Irene è stata qui.
Irene è la seconda moglie di mio suocero ed il motivo che l'ha portata a stare a casa nostra per 3 settimane non è in effetti dei più piacevoli (non vi ammorbo con le spiegazioni), ma, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, uno degli aspetti positivi di questa sua visita è stato il fatto che ho avuto finalmente l'occasione di carpirle alcune ricette.
Irene è una signora di 78 anni che cucina davvero molto bene ...se si eccettua il particolare che considera l'olio un insaporitore: una pietanza cucinata con poco olio per lei "non ha sapore!", "un giro d'olio" è una quantità che il suo occhio non percepisce, se mi vede condire un'insalata appunto con un generoso giro d'olio, lei mi dice "...ah, ho capito, l'olio ognuno se lo mette DOPO da se!" :)).
Mio marito però odia i piatti "grondanti" grassi. Guarda in fondo al tegame e le chiede "Irene, ma quanto olio hai messo in questa carne?" e lei, con un'aria innocente "...un gocciulìno!". Lui, inclinando impietosamente il tegame, "...macché un gocciolino, sarà mezza bottiglia!" e lei, con un piglio scientifico che manco Piero Angela, "noooo, QUELLI sono gli umori della carne!"

...certo, "umori" oleosi! :D ...ma una volta "scolato" l'olio, la carne è buonissima!

Conosco Irene da circa vent'anni, vi chiederete come mai abbia dovuto aspettare questa occasione per "strapparle" le ricette. Bhe, diciamo che io e lei non siamo sincronizzate sugli stessi orari: Irene, ADORA cucinare all'alba, mentre io, all'alba, ADORO dormire!
Quando siamo da lei, il mio risveglio avviene con un sottofondo di soffritto ed ormai ho fatto l'abitudine a bere il caffelatte al profumo di arrosto...
Ed è del tutto inutile cercare di farsi dare una ricetta in forma orale:
"Buonissime queste zucchine ripiene, come le ha preparate?"
"Ho usato le zucchette e il macinato!"
"(grazie tante!) ...certo, e poi?"
"...le solite cose"
"..tipo? ...c'è del formaggio nel ripieno?"
"Certo!"
"...e che formaggio ha messo?"
"Puoi mettere quello che vuoi!"
"Si, ma LEI che formaggio ha messo in QUESTE?"
"...ah, la "peretta""
"...e poi? ...ha messo anche del parmigiano?"
"...si, quello ci va!"
"...e di "peretta" quanta ne ha messa?"
"...non troppa ...il giusto!"
"...vabbé ...e come le ha preparate?"
"Ho riempito le zucchette col macinato e le ho messe in forno"
"(semplice!) ...ma com'è che c'è odore di fritto in cucina?"
"Perché ho fritto le zucchette"
"...quindi le zucchine vanno fritte prima di essere farcite?"
"Certo, sennò che sapore hanno?"


Di solito abbandono il campo per sfinimento, certa di aver estorto solo la metà degli ingredienti e dei passaggi del procedimento...

Ma ora giocavo in casa! Nonostante la confidenza, Irene a casa mia non si prende la libertà di spignattare in mia assenza, anche perché non sa mai bene dove andare a cercare attrezzi o ingredienti (ed io ovviamente mi guardo bene dal dissolvere questo "alone di mistero"! ;D ), quindi ho avuto l'occasione, più unica che rara, di assistere alla preparazione dei piatti "in diretta", anzi, per esercitare anche un maggiore controllo sulla quantità di olio, le ho proposto un accordo: avrei cucinato io, mentre lei mi dettava "passo passo" cosa fare!

Devo dire che mi sono divertita un sacco! Prima di tutto perché (sadicamente ;D) mi piaceva guardarla quando mettevo la giusta (secondo i MIEI parametri) quantità d'olio: mi guardava a sua volta con un misto di sconforto e di rassegnazione e mi diceva "...ma così NON CUOCE! :/".
Mi trattenevo dal confutare le sue bizzarre teorie sulla cottura del cibo e, per vederle tornare il buonumore, le dicevo "...allora ne mettiamo un altro po'?" e lei rinfrancata "...si, si, un altro gocciulìno!" ;D.
Un'altra fonte inesauribile di divertimento con lei è il suo modo, diciamo "singolare", di parlare. Premetto che io mi diverto con poco, ma per esempio quando per dire che la carne doveva essere aromatizzata mi diceva che andava "drogata" a me veniva da sorridere (lo so che il termine è etimologicamente corretto, ma che colpa ne ho io se il primo significato che mi viene in mente è quello "tossico"? ;) ). Dopo un "bisogna drogare il pollo", "ora il pollo va drogato", "il pollo lo vuoi drogare tu o lo lasci drogare a me?", quando, per accertarsi che io avessi "massaggiato" con l'intingolo aromatizzato tutta la superficie della carne, mi ha chiesto "...il pollo è COMPLETAMENTE DROGATO?" io, pensando al pennuto ormai pronto per la comunità di recupero, non ho resistito più e sono scoppiata a ridere, mentre Irene mi guardava con la faccia di chi si sta domandando se, più che il pollo, ad essere COMPLETAMENTE DROGATA non sia la nuora!

PETTO DI POLLO RIPIENO (ed anche un po' drogato! ;D )

ingredienti:
1 petto di pollo
1 spicchio d'aglio
100 gr di macinato di vitello
1 generoso pizzico di sale
peperoncino
½ panino piccolo raffermo
1 bicchiere di latte
30 gr di parmigiano grattugiato
30-40 gr di "peretta"
1 uovo
olio quanto basta

4-5 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
½ bicchiere d'olio
1 cucchiaino di sale

2 spicchi d'aglio (se si usa la pentola a pressione, lasciarli "in camicia" per evitare che si spappolino - Luxiedda docet! ;D )
acqua calda

Procedimento (foto): tritare rosmarino e salvia e condirli con olio e sale. Lasciar riposare.
Mettere il pane ammollo nel latte (nella foto è 1 panino intero perché io ho preparato una doppia dose di ripieno).

Disossare il petto di pollo e tagliarlo in modo da ottenere un pezzo piatto, più o meno quadrato. Batterlo un po' col batticarne per assottigliarlo.

In una padella scaldare dell'olio con l'aglio tagliato in grossi pezzi, unire la carne macinata e farla rosolare un po' (non deve risultare completamente cotta).
Far sfreddare ed eliminare l'aglio. Salare e condire col peperoncino.
Unire il pane ben strizzato, il formaggio grattugiato, la peretta tagliata a pezzetti piccoli e l'uovo, impastando bene.
Distribuire l'impasto sulla carne, arrotolare e legare con lo spago da cucina.

Massaggiare bene la carne con l'intingolo aromatizzato con salvia e rosmarino (insomma, "drogate" il pollo! ;D ...questo passaggio manca nelle foto perché, rifacendo il piatto senza la "dettatura" di Irene ...me ne sono dimenticata! ;D ...per rimediare, mi sono limitata a versare l'olio aromatizzato sulla carne, dopo averla messa nella pentola).

In un tegame, scaldare dell'olio con 2 spicchi d'aglio, unire il rotolo di carne con tutte le spezie e farlo rosolare su tutti i lati. Unire un po' d'acqua calda e l'eventuale ripieno avanzato.

Far cuocere per circa un'ora sul fornello medio a fiamma bassa, unendo un po' d'acqua calda quando tende ad asciugarsi troppo.

(Questa è la versione di Irene, io questa volta ho preferito usare la pentola a pressione: dopo aver rosolato la carne, ho aggiunto 2 dita d’acqua calda sul fondo e cotto per 15–20 minuti dal fischio.)

Una volta cotto, eliminare la legatura, affettare il rotolo e servirlo cosparso col fondo di cottura ben caldo (dal quale si sarà ovviamente eliminato l'aglio ;) ).


...devo dire che, nonostante fosse un pollo solo LEGGERMENTE drogato ;D , è venuto B U O N I S S I M O!!!!

1 dicembre 2009

17

PEPITE!!!

...ancora "pepite"?!?


Si, ancora, ma sono le ultime: il "giacimento" si è esaurito;D

...e poi queste sono diverse: quelle erano light, queste sono caloriche! (...wow!;) )

Questa ricetta non è una novità, l'ho postata anni fa su cook, ma siccome tutto è perfettibile, ispirandomi ad un passaggio della preparazione delle crocchette di pollo di Cindystar, ho introdotto l'innovazione dello yogurt ed in questa nuova versione ve la ripropongo.

PEPITE DI POLLO ALLE PATATINE FRITTE


ingredienti:
1 petto di pollo
1 pacco di patatine fritte (è meglio usare quelle con la busta trasparente)
1 yogurt naturale

Procedimento (foto): sbriciolare le patatine senza toglierle dalla busta (vi suggerisco di tagliare via un angolino della busta per evitare un'esplosione con conseguente "nevicata" di briciole oleose ;D), usando un batticarne o un mattarello, cercando di ottenere briciole più piccole possibile (ecco il vantaggio della busta trasparente ;) ).
Eliminare osso e cartilagine dal petto di pollo e tagliarlo in pezzi non troppo sottili.
Rigirare alcuni pezzi di pollo in un piatto in cui avrete versato lo yogurt, poi poggiarli su un altro piatto in cui avrete formato uno strato di briciole di patatine. Ricoprire con altre briciole e smuovere il piatto perché le briciole aderiscano anche sui lati.
Quando i pezzi di pollo saranno interamente rivestiti di patatine sbriciolate, prelevateli uno alla volta con i rebbi di una forchetta e depositateli delicatamente sulla placca del forno rivestita di cartaforno o alluminio.
Procedere nello stesso modo con gli altri pezzi di pollo, quindi infornare in forno caldo a 200° per circa 20 minuti (se le patatine tendessero a scurire troppo velocemente, abbassare un po' la temperatura o coprire con un foglio di alluminio.

NON salare. Servire calde con del semplice ketchup...

...o del wasabi
(se siete temerari! ;D )

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