5 ottobre 2009

19

Una crostata light è possibile? (sottotitolo: "Piccolo Chimico vs Nonna Papera")

Che sono golosa credo si sia capito, ma il marito diabetico e l'ago della (mia) bilancia che si ostina a puntare più in alto di quanto non dovrebbe mi portano a cercare costantemente soluzioni di compromesso (la parola "rinuncia" nel mio vocabolario proprio non c'è ...o forse c'è, ma è coperta da una ditata di cioccolata ;D ).

Da qui la decisione di cimentarmi nella realizzazione di una crostata che conoscesse il saccarosio più che altro per sentito dire...

Per l'impasto avevo già un'idea, ma lo "scoglio" era la marmellata...
Di marmellate non sapevo (e non so ;) ) un granché, tranne che quelle tradizionali si addensano grazie alla presenza di (troppo) zucchero e di una prolungata bollitura, mentre io volevo una marmellata che non avesse altri zuccheri oltre a quelli già presenti nella frutta di partenza e magari che non dovesse stare sul fuoco per ooreeee...
Con queste premesse, non nutrivo troppa speranza di poter ottenere una sostanza con una consistenza più solida del brodo ed avevo già annotato sul foglio della spesa "marmellata light" :/ quando, seguendo uno dei filoni collaterali della mia indagine (anche quando faccio ricerche su internet - chi l'avrebbe mai detto! - tendo a divagare ;D ), mi sono imbattuta in questo post!

Luce fu!

Pur nella mia ignoranza, una vaga idea di quale fosse l'utilità della pectina nella realizzazione delle marmellate l'avevo già, solo che questa cosa di aggiungere alla frutta una "bustina" con effetto addensante alla Nonna Papera che è in me sapeva tanto di "additivo NO buono!" ....di "sim-sala-bim!" ..insomma, trovavo stonasse con l'immagine poetica del "fare la marmellata in casa" (vi sembrerà un'idea strampalata ...beh, ho un'intera galleria di "idee strampalate" come questa ed anche più belle nella mia mente! ;D ) ...però QUESTA era pectina FATTA IN CASA, quindi perfettamente "nonnapaperesca"!

...e poi in questo post c'era un dettaglio che non poteva non colpirmi: il TEST per valutare la qualità della pectina! ...ADORO queste cose!!!!!!!!
Il Piccolo Chimico che alberga in me (ho già detto che c'è folla, in ME ;D ) ha guardato Nonna Papera e le ha detto "...senti, Nonna, con tutto il rispetto per gli anziani, questa cosa qui non possiamo NON farla!".

Ho stracciato il foglietto della spesa: l'embolo con su scritto "marmellata TOTALMENTE priva di zuccheri aggiunti, male che vada butto tutto" era già partito!


PECTINA HOME MADE* (libera nos a saccarosio)

nell'esperimento documentato nelle foto ho usato:
450 gr di bucce e torsoli di mele biologiche (usare PREFERIBILMENTE mele acerbe)
½ limone (mia innovazione)
acqua,
ottenendo circa 70 ml di pectina


Procedimento (foto):
Pelare le mele e raccogliere bucce e torsoli (volendo si possono surgelare via via bucce e torsoli sino ad averne un quantitativo sufficiente).
Tritare bucce e torsoli nel robot (io li ho frullati), unendo il mezzo limone (inclusa la buccia).
Metterle nella pentola a bagnomaria (io invece la pentola l'ho messa direttamente sulla fiamma, nel fornello più piccolo), aggiungere 3/4 d'acqua (io ne ho messo 2 bicchieri) e lasciar scaldare per 2 ore coperto, mescolando ogni 15 minuti.
Far raffreddare.
Filtrare attraverso 4 strati di garza posta nel fondo del colino (io ho usato un filtro di carta di quelli per fare il caffé lungo, messo su un imbuto: comodissimo!) e lasciar colare tutta la notte.
Il giorno dopo far addensare a bagnomaria (o su fiamma bassissima) il liquido ottenuto, sino ad ottenere una consistenza come questa...


Conservare la pectina in barattoli da sterilizzare come fosse marmellata o versarla in bicchieri di plastica e surgelarla.

La dose da usare è di 100 gr per ogni chilo di frutta.

*un po' per un'innata cialtronaggine, un po' per scelta razionale, ho seguito la ricetta originale in modo un po' "creativo";D

Veniamo alla parte divertente: il TEST! :D

La pectina deve essere a temperatura ambiente.
Versare 3 dita di alcool per dolci in un bicchiere, versarci un cucchiaino di pectina, roteare il bicchiere dolcemente per 10 secondi. La pectina precipiterà (gelatinizza).
Mettere la forchetta nella massa formatasi e girare una ventina di volte.
Togliere delicatamente la forchetta verticalmente.

Se la massa resta attaccata ai rebbi della forchetta per più di due secondi, la pectina è troppo concentrata e occorrerà diluirla con tre parti di acqua e una di succo di limone, se invece non si attacca è buon segno.

Raccogliete il composto con la forchetta, se si deforma e cola via rapidamente occorrerà addensare, se non si lascia raccogliere affatto, occorrerà addensare ancora di più a bagnomaria.


Se invece resta sulla forchetta come una massa arrotondata, la pectina è perfetta.



...della marmellata ne parliamo un'altra volta;D

19 commenti:

  1. annuccia, mia piccola archimedea pitagorica!
    husband-il-salutista si prenota per l'assaggio delle tue future produzioni di marmellate stra-doc!

    complimenti per la pazienza ;)

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  2. Spiegazione molto accurata! Avevo già adocchiato una ricetta per la pectina ma non era così precisa e temevo di far pastrocchi :P da provare sicuramente anche se a me non fa così paura la pectina che si compra... Peccato che questa qui sia così "densa" e opaca, altrimenti si potova usare anche per le gelatine!

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  3. Da Premio Nobel!!! (Sicuramente da premio alla pazienza) :)) Bravissima!

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  4. Oddio mio! Al principio mi sembrava una cosa semplice che, anche una come me, potesse fare. Ma poi tutta la spiegazione con la forchetta mi ha disillusa... purtroppo il mio piccolo chimico è in ferie da lungo tempo! Devo provare con quella roba comprata????

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  5. La pectina home-made mi mancava! W Nonna Papera e anche il piccolo chimico all'occorrenza!!!

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  6. Mi piacciono i prodotti home made!
    Questa, poi, mi sembra fantastica!
    Bisogna che io metta in moto tutte le mie cellule, semi atrofizzate dallo scorrere inarrestabile del tempo, e buttarmi a capofitto in questa avventura da alchimista.

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  7. fantastico! io sono arrivata a fare le marmellate con due etti di zucchero per chilo di frutta, ma la pectina la facevo bollendo le mele acerbe (o quelle verdi) con lo zucchero. Questa mi mancava...da provare assolutamente, accendendo prima un cero a s.chimico

    giuliana

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  8. Sei stata molto brava ad avere il coraggio di fare la prova pratica,ciao.

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  9. che brava! Ti lascio un giorno e trovo un signor esperimento ;) Bravissima. Lodevolissima impresa per una che si proclama pigra ;) ti ammiro archimeda papera :D
    continua a deliziarmi con i tuoi fantastici post

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  10. @nn@,
    questo non e' un esperimento. E' una dichiarazione d'amore!!!! :X
    Wella

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  11. grazie a tutte per l'apprezzamento (anche se per il nobel, con la candidatura di Silvio I° avranno già abbastanza motivi per ridere a Stoccolma! =)) =)) =)) )

    @ Fiordilatte: lo so che in realtà la pectina che si compra non è peggio di un sacco di cose che compro abitualmente, diciamo che ho preferito farla in casa anche perché nel fruttapec c'è comunque del destrosio ed io volevo "controllare" la quantità di zucchero..
    Riguardo al fatto che sia venuta opaca, forse è perché ho frullato il tutto, magari lasciando le bucce intere o semplicemente tritandole (come indicava la ricetta originale) il liquido risulta più trasparente ...bisognerebbe provare ;)

    @ Fantasie: il test puoi benissimo non farlo, secondo me se ottieni la giusta consistenza (che a me ricorda quella del latte condensato) la pectina funziona di sicuro ...e se fosse più liquida credo non pregiudicherebbe il risultato: al limite se ne può sempre mettere più dei 100 gr per chilo e se anche la marmellata ci mette 10 minuti in più ad addensarsi non è grave ;)

    @ Anonimo: in effetti le mele dovrebbero essere preferibilmente acerbe, ma io di biologiche ho trovato solo queste ed anzi ho scelto le meno mature ...però ora che mi ci fai pensare non l'ho detto nel post, ora integro ;)

    @ tutte: "raccontare" la pectina è MOOOLTO più complicato e lungo che farla, quindi vi rassicuro: non sono diventata improvvisamente una stacanovista =)) è davvero una cosa semplicissima ;)

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  12. che simpatico questo blog! e bellissima questa idea della pectina home made!

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  13. Grazie Zucchy e grazie Paola (il cercat0re, ho dato uno sguardo al tuo blog ;) ...ed ho fatto un po' di pasticci =)) )

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  14. Ciao simpaticissima Anna :-)

    Devo aver fatto qualche errore...mi si e' asciugata troppo la pectina mentre cuoceva penso (mi si e' anche bruciata la pentola...)forse perche' avevo messo a fuoco un po alto....Ora l'ho messo a fuoco bassissimo nel fornello piu' piccolo e ho aggiunto quasi un bicchiere d'acqua...(all'inizio ho messo 540 gr tra bucce e torsoli con 2 e 1/2 bicchieri d'acqua) faccio bene ?

    Love of Jesus :-)
    Ame

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  15. aH! vOLEvo anche dire che ho frullato prima il tutto con 1 bicchiere d'acqua e poi ho messo a cuocere....ma penso che almeno questo gesto sia stato giusto...

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  16. Ora mi si sta bruciando di nuovo la pentola lo metto a bagno maria (de filippi ?)

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  17. scusa se esagero ma un altra info,come fa a colare l'acqua se poi si asciuga aggiungo acqua ?

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...su, dai! ...non essere timido! ;)

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