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9 settembre 2009

...chist'è 'o paese d'o sole!

'o sole in questione è ...chisto


Va da sé che il sapone per bucato non ha niente a che fare con la cucina, tranne per il particolare che io sono discretamente "trogolona", come dice mio marito (quello della sìstola;D ), e la possibilità che io cucini senza poi dover subito mettere a lavare quello che ho addosso è pura fantascienza.
In particolare sono anni che studio un fenomeno fisico stranamente trascurato dalla scienza ufficiale: l'attrazione esercitata dagli indumenti bianchi (o comunque chiari) sugli schizzi di salsa di pomodoro.
Capita anche a voi o il fenomeno si manifesta solo a casa mia?
Gli studi da me condotti dimostrano che se si indossa una maglietta scura ed un paio di pantaloni chiari il sugo preferirà raggiungere questi ultimi, mentre se la situazione cromatica è rovesciata, lo schizzo di salsa colpirà sicuramente all'altezza del tronco.
Precauzioni del tutto inutili si rivelano indossare un grembiule (il sugo ha una mira pazzesca, riuscirà a "ferirvi" su una manica) o indossare abiti scuri (lo schizzo vi colpirà in un occhio, rigorosamente nella parte bianca!;D ).

Dopo questo "approfondimento scientifico", torniamo al bucato ed al fatto che non c'entra niente con un blog di cucina.
E' vero, non c'entra niente, però ho bisogno di uno spazio virtuale per "annotare" idee e piccoli trucchi, che riguardano la cucina, ma anche no, letti qua e là nel web, senza doverli recuperare con ardite ricerche su google (del tipo "si può fare in casa il detersivo per i panni e, se si, come? e visto che ci siamo, con cosa fa rima "oblò"?" ;D ) o mettendo a soqquadro (...wow ...è dalle elementari che non scrivo questa parolina rara!;D) la casa alla ricerca di un dannato post it (il quale notoriamente ha una capacità "adesiva" che dura sin tanto che il contenuto del biglietto non ti serve, un attimo prima che tu lo vada a prendere là dove l'hai attaccato, lui si stacca e plana sotto un mobile da cui riemergerà, - ulteriormente - ingiallito dal tempo, solo quando l'emergenza sarà passata...), per cui ho deciso di aprire una nuova "sezione" del blog, che avrà appunto questo scopo ed un contenuto quanto mai vario.

La nuova "etichetta" sarà "Il piacere di saperlo!": magari non vi ricordate questa rubrica de "la settimana enigmistica", ma non potete non ricordarne il logo con l'omino dubbioso arrampicato sul punto interrogativo;D

Riuscirò a finire questo post senza ulteriori divagazioni?:X

Veniamo alla "sostanza".
In passato ho fatto in casa il detersivo per la la LAVASTOVIGLIE: mica tanto soddisfatta ...ecologico sarà pure ecologico, economico pure, ma farlo è una gran fatica e, sul piano dell'efficacia, non sono affatto sicura che un lavaggio con la sola acqua avrebbe risultati inferiori:/
Però questa idea di auto-produrre i detersivi mi piace talmente tanto che ho deciso di sferrare questo nuovo attacco alle multinazionali del pulito!
Quando l'altro giorno ho letto la "ricetta" del detersivo per LAVATRICE su Cookaround, mi è piaciuta subito per la facilità di realizzazione oltre che per l'economicità della "materia prima": con 1,49 € ho comprato una confezione doppia di sapone di marsiglia, sufficiente a produrre ben 16 litri di detersivo!!!!
Spero sia anche una soluzione ecologica, in realtà non ho idea di cosa ci sia dentro questo sapone, ma non credo possa essere peggio di quello che c'è nel DASH...


DETERSIVO (ECONOMICO) PER LAVATRICE

ingredienti:)
1/2 sapone di marsiglia
4 litri d'acqua
una grattugia
un contenitore da 4 litri

procedimento: grattugiare il sapone. Mettere le scaglie nel contenitore ed aggiungere 4 litri d'acqua calda. Far riposare per una settimana (già dopo un paio di giorni diventerà densissimo!).


Economico, facile da farsi, (forse) ecologico ...se poi LAVA, siamo a cavallo!;D

9 commenti:

  1. a me, a me, l'omino tirchiooooo!!!!


    =)) =)) =))

    il marchio te lo devi registrare, è ganzissimo!
    scherzi a parte, io ero ferma al sapone di marsiglia che mettevi in scaglie nel cestello, o al pezzo di sapone intero: questo mi sembra ancora meglio: meno inquinante e meno dispendioso.


    certo che mi fai sto post proprio il giorno che sotto casa mi inaugurano il primo negozio di detersivi sfusi ( quelli che ti vai a prendere con la bottiglia vuota da casa...) dell'intera zona...

    :-/

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  2. non per fare la pipichedda (precisina n.d.a.), se lo vuoi fare veramente eco, anche se forse costa qualcosina di più, basta prendere sapone che sia fatto solo con l'utilizzo di componenti naturali ( oli vegetali, ecc.) senza componenti chimiche.

    poi bisogna vedere se mantiene la stessa efficacia, sicuramente però sarebbe ipoallergenico.

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  3. o pipinchedda (io ho sempre detto piBinca), prima di augurarci che "abbia la STESSA efficacia" aspettiamo di vedere se 'sta roba funziona (causa previsto maltempo, il bucato di verifica è stato rinviato ;) ) ...e al riguardo ho letto notizie poco incoraggianti sul sito dei "detersivi bioallegri" :)

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  4. pibinchedda, hai ragione.
    :p


    forse con bioallegro sottintendevano che il risultato è... tutto da ridere
    :D

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  5. allora, posso cominciare ad autoprodurre o no?
    tieni presente che non mi interessa abbagliare la dirimpettaia col candore delle mie lenzuola ( tutte colorate :P ), ma mi accontenterei di un bucato mediamente pulito... :D

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  6. Luxie' ...sarò io poco esigente (mai avuto l'ambizione di abbagliare i vicini col candore del mio bucato ;)) ), ma a me sembra che lavi!

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  7. Anna, questo omino tirchio e` una figata! Gia` vedo mia mamma alla posta che invece di mandarmi panetti di parmigiano mi manda panetti di sapone di marsiglia!
    ;))

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  8. beh, Ilaria, tanto vanno grattugiati tutti e due!

    PS: ma negli stati uniti non esiste il sapone da bucato? ...non ce l'hanno loro, che so, il "sapone di Detroit"! (la prima città che mi è venuta in mente :D )

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...su, dai! ...non essere timido! ;)