Uno dei primi strati della "sette veli" è uno strato di cioccolato "croccante", dove la croccantezza può essere resa:
a) con semplici cornflakes (ipotesi "Danita")
b) con complicate feuillantines (ipotesi "Alen76", che io ho scelto perchè sono un'integralista: se decido di complicarmi la vita facendo una "7 veli", me la devo complicare SINO IN FONDO!
Le "feuillantines" (o "gavottes") sono cialde sottilissime, arrotolate e croccanti, tipicamente franscési;D di cui Régine ha parlato su Cook, facendoci sbavare e struggere allo stesso tempo, perché mentre ne descriveva la bontà lamentava anche il fatto che in Italia siano praticamente introvabili.
Dato che lei per "Italia" intende "Roma" (caput mundi), facendo le debite proporzioni, ho realizzato che qui nella periferia dell'impero io potevo proprio scordarmi un incontro ravvicinato con una simile prelibatezza e, decisa a fare di necessità virtù (dipendiamo già dai francesi per l'energia elettrica, dovremo mica supplicarli anche per un po' di feuillantines?) ho deciso di dare una fattiva collaborazione al tentativo di Marina di riprodurle in casa.
FEUILLANTINES (o GAVOTTES)
Ingredienti (per circa 210 gr di feuillantines):
60 g di burro
60 g di farina
60 g di zucchero
2 uova medie
1/4 litro di latte
1 cucchiaino di vaniglia liquida (essenza)
1 pizzico di sale
Preparazione (foto)
In un pentolino, fare sciogliere il burro nel latte con un pizzico di sale, poi togliere dal fuoco e far sfreddare.
Nel mixer, mettere la farina con lo zucchero e la vaniglia, aggiungere il miscuglio di latte/burro tiepido e frullare, poi unire le uova. Conservare per 30 minuti in frigo.
Ungere leggermente una padella, metterla su un fornello piccolo e, una volta calda, versarci abbastanza pastella da coprirne il fondo e, immediatamente, versare l’eccesso di composto in un altro recipiente (ovviamente questa pastella verrà poi recuperata).
Aspettare che la crêpe si dori sul fondo, poi staccare i bordi con una paletta e, sollevandoli, staccare la crêpe e girarla perché si dori sull’altro lato.
Una volta dorata, rovesciarla su un tagliere e, volendo, arrotolarla sinché è morbida sulla lama di un coltello (per fare la "sette veli" questo passaggio non è PER FORTUNA necessario).
Proseguire fino ad esaurimento della pastella.
Conservare all'asciutto, se tendessero ad ammorbidirsi, passarle in forno sino a farle scaldare, poi far freddare.
PS: dopo aver fatto tutta 'sta fatica, mentre passavo tra gli scaffali del supermercato Leclerc/Conad con l'aria di chi non si aspetta troppo dalla vita, guardate in cosa mi sono imbattuta...
...parbleu! ...voilà la globalisation! ;D
a) con semplici cornflakes (ipotesi "Danita")
b) con complicate feuillantines (ipotesi "Alen76", che io ho scelto perchè sono un'integralista: se decido di complicarmi la vita facendo una "7 veli", me la devo complicare SINO IN FONDO!
Le "feuillantines" (o "gavottes") sono cialde sottilissime, arrotolate e croccanti, tipicamente franscési;D di cui Régine ha parlato su Cook, facendoci sbavare e struggere allo stesso tempo, perché mentre ne descriveva la bontà lamentava anche il fatto che in Italia siano praticamente introvabili.
Dato che lei per "Italia" intende "Roma" (caput mundi), facendo le debite proporzioni, ho realizzato che qui nella periferia dell'impero io potevo proprio scordarmi un incontro ravvicinato con una simile prelibatezza e, decisa a fare di necessità virtù (dipendiamo già dai francesi per l'energia elettrica, dovremo mica supplicarli anche per un po' di feuillantines?) ho deciso di dare una fattiva collaborazione al tentativo di Marina di riprodurle in casa.
FEUILLANTINES (o GAVOTTES)
Ingredienti (per circa 210 gr di feuillantines):
60 g di burro
60 g di farina
60 g di zucchero
2 uova medie
1/4 litro di latte
1 cucchiaino di vaniglia liquida (essenza)
1 pizzico di sale
Preparazione (foto)
In un pentolino, fare sciogliere il burro nel latte con un pizzico di sale, poi togliere dal fuoco e far sfreddare.
Nel mixer, mettere la farina con lo zucchero e la vaniglia, aggiungere il miscuglio di latte/burro tiepido e frullare, poi unire le uova. Conservare per 30 minuti in frigo.
Ungere leggermente una padella, metterla su un fornello piccolo e, una volta calda, versarci abbastanza pastella da coprirne il fondo e, immediatamente, versare l’eccesso di composto in un altro recipiente (ovviamente questa pastella verrà poi recuperata).
Aspettare che la crêpe si dori sul fondo, poi staccare i bordi con una paletta e, sollevandoli, staccare la crêpe e girarla perché si dori sull’altro lato.
Una volta dorata, rovesciarla su un tagliere e, volendo, arrotolarla sinché è morbida sulla lama di un coltello (per fare la "sette veli" questo passaggio non è PER FORTUNA necessario).
Proseguire fino ad esaurimento della pastella.
Conservare all'asciutto, se tendessero ad ammorbidirsi, passarle in forno sino a farle scaldare, poi far freddare.
PS: dopo aver fatto tutta 'sta fatica, mentre passavo tra gli scaffali del supermercato Leclerc/Conad con l'aria di chi non si aspetta troppo dalla vita, guardate in cosa mi sono imbattuta...
...parbleu! ...voilà la globalisation! ;D
Bello il tuo blog, ottime le tue ricette, stupende le fotografie... mi aggiungo!
RispondiEliminaStefania
Dimenticavo di dirti che mi sono divertitamolto a leggere i tuoi post e che sono di Palermo anche io!
RispondiEliminaBuona notte!
wow ma diventano davvero croccanti?? grazie anna!!
RispondiEliminaSerena :)
urca...io continuo ad ammirarti in silenzio...inizio a pensare che quando ti viene in mente un'impresa epocale tipo questa dovresti mandare degli inviti in giro per raggiungerti alla fase finale| ;)
RispondiElimina@ Stefania: quindi conosci anche tu l'originale di Cappello? ...una volta o l'altra una capatina in Sicilia bisogna che la faccia;D
RispondiElimina@ Serena: se le fai sottili col sistema che ho postato si, vengono croccantissime, quelle che per errore (se non si vuota velocemente la padella dall'eccesso di pastella) vengono più spesse basta biscottarle, facendo attenzione a non bruciarle;-) ...comunque sono rimaste croccanti anche una volta mescolate al cioccolato e anche dopo giorni e giorni di frigo;D
@ Lo: la prossima volta che mi si muove la scheggia nel cervello, considerati invitata!:*
Non vorrei darti un dolore...ma queste gavottes.....le ho trovate alla Coop....
RispondiEliminaAiuto,non uccidermi!!!
Ti confesso che....quando le ho viste ci son rimasta male pure io che le avevo portate a casa da Parigi!!!!!!!!!!
Come non detto......ho finito di leggere il tuo racconto....vedo che le hai trovate anche tu!!:-)))
RispondiElimina@ Thea: ...mi sto riprendendo ora dal trauma!;D ...il problema è che non ci si può fare affidamento, il commesso dice che NON sa se le porteranno sempre:/
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