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3 settembre 2008

...settembre, si torna a scuola!

Ieri è ripreso il mio corso di inglese (in realtà quella di ieri, più che una lezione di inglese sembrava una candid camera ...non posso raccontarvi ...purtroppo:D ): non vedevo l’ora ...sono così ansiosa di apprendere!;)

...forse la mia passione per l’inglese è legata al fatto che nella mia famiglia c’è un conto aperto con quest’idioma;)

Noi figli a scuola abbiamo studiato il francese, mentre i miei genitori sono cresciuti in anni in cui andava per la maggiore la cultura “tetesca” (...heil, Hitler! ...non so se mi spiego:/), sta di fatto che siamo di un’abissale ignoranza in materia!

A casa mia Bud Spencer era “budspéncer”, papale papale come è scritto, senza speranza che qualcuno ci correggesse, e Sean Connery non era mica “scioncònneri”...
Mia sorella da bambina aveva una bambola che noi chiamavamo “Séila”, come avevamo letto sulla scatola. Anni dopo, quando ebbe un quarto d’ora di popolarità una certa Sheila (...and the Black Devotion) che però tutti chiamavano “Scìla”, io e mia sorella ci siamo guardate, con lo sguardo di chi intravede nuovi orizzonti, ed abbiamo detto “...aaaaah!”, pensando alla bambola alla quale avevamo storpiato il nome per anni...
Ultimo esempio della nostra ignoranza dell’inglese: i crackers li abbiamo ostinatamente chiamati “creX” sino almeno alla metà degli anni ’70, quando una pubblicità ci ha finalmente aperto gli occhi!

Il primo tentativo di liberarci dal giogo dell’ignoranza l’ha fatto mio padre.
Un giorno è tornato a casa con una specie di laboratorio linguistico (l’ANGLOTUTOR, costituito da un registratore enorme, microfono e cuffie, 8 volumi e relative audiocassette) e con la pretesa assurda che noi (età compresa tra i 6 ed i 14 anni) DA SOLI imparassimo alla perfezione l’inglese:D
...ovviamente la mission impossible è rimasta appunto “impossible”: viviamo ancora (per ora) nella nostra beata ignoranza dell’inglese, pur avendo imparato a dire “badspénser” (e “terensìl”) e “scioncònneri” ...e “créchers”.

A dire il vero io e mia sorella Zebulon (al secolo Marcella), in tempi diversi, abbiamo provato a compiere l’impresa titanica di studiare gli 8 (o t t o!) libri ...tutte e due siamo arrivate alle prime 10 pagine che spiegavano le formule di saluto, poi la forza di volontà di entrambe è venuta a mancare!
Però ogni tanto incontrandoci per casa cominciavamo, compiaciute:
"gudmòrning"
"gudmòrning, auàriu"
"fàin, tènkiu, auariù"
"veriuèl, tènkiu!"
"gudìvning"
"gudìvning" (non che nel frattempo si fosse fatta sera... è che ci piaceva fare sfoggio di TUTTE le formule di saluto che avevamo memorizzato... poco importava se il risultato fosse un minestrone senza molto senso).
Finiti i convenevoli, rassicurate sulle reciproche condizioni di salute, finiva pure la conversazione di sapore internazionale ed ognuna delle due tornava a fare quello che stava facendo prima ...in italiano!

L’unico inconveniente dell’ANGLOTUTOR (anzi, il SECONDO, il primo “inconveniente” è stato il fatto che NON ci ha insegnato l’inglese, dettaglio non trascurabile) era il fatto che, con quello che era costato, mio padre per anni ce ne ha rinfacciato l’acquisto (...manco gliel’avessimo chiesto noi! ...a noi andava benissimo continuare a dire “creX” vita natural durante...) e per evitare che lui partisse con la solita solfa del fatto che eravamo pigri, incostanti, privi di stimoli, di curiosità, interessati solo ai giornaletti ed ai telefilm (qui non potevamo dargli torto, obiettivamente...) abbiamo preso l’abitudine di evitare di pronunciare in sua presenza parole “pericolose” come “inglese”, “lingue straniere”, “corsi di lingue”, ecc...

Quella di rinfacciarci i regali era in realtà una caratteristica di mio padre.
Non c’entra niente con l’inglese (se non per il fatto che questi fatti accadevano negli stessi anni...) ma ve lo racconto lo stesso: allora... evidentemente mio padre non si rassegnava ad avere dei figli mediocri, quindi, fallito il tentativo di renderci poliglotti, torna alla carica con la musica: ci regala l’organo Bontempi (“pianofortino” lo chiamava lui in modo un po’ pretenzioso...). Deve aver pensato che, per motivi statistici, essendo noi 4, almeno 1 con un certo talento (nascosto molto bene!) per il pianoforte dovesse esserci! Purtroppo per lui, anche la statistica a volte fa cilecca ...o meglio, magari c’è da qualche parte una famiglia felice con 4 figli tutti e 4 portati per il pianoforte... quindi, per fare media, a casa mia non ci poteva essere, non dico un Mozart, ma neanche un mezzo Richard Clayderman!

La mia sorella maggiore non era più in età da strimpellare e non credo abbia nemmeno mai toccato i tasti. La seconda (Zebulon), l’unica che avesse un qualche desiderio di non deludere papà, per un po’ ci ha straziati con la versione più struggente che sia mai stata eseguita di S.Lucia (“...sul maaaare luuuuccicaaaa l’astrooo d’argeeentooo...”), poi ha rinunciato. Io ed Andrea invece preferivamo la più briosa “oh my darling Clementine!”, anche se la nostra interpretazione risultava abbastanza incomprensibile, sia per via della nostra (nota) scarsa conoscenza dell’inglese, sia per la tendenza a non schiodarci da una sillaba finché non avessimo capito quale tasto corrispondesse alla nota successiva (“...oh my daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 8 o 8+? boh... prova 7 aaarling, oh may daaaaaaaaaaaaaaa qual era? ah! aarling Clementine...”) ma ben presto, abbandonate le “cover”, abbiamo cominciato a pestare i tasti a casaccio, oppure a fare a chi ne riusciva a premere di più contemporaneamente (era ammesso anche l’uso degli arti inferiori oltre che di qualsiasi altra parte del corpo consentisse di battere il record), ottenendo un frastuono ...delizioso!
Ma il clou della nostra carriera di pianisti l’abbiamo raggiunto quando, in modo del tutto casuale (...sarebbe stato sorprendente il contrario!;) ), siamo riusciti ad ottenere l’ESATTA riproduzione del suono del clacson del pullman di linea! Ci sedevamo tronfi alla tastiera e, di fronte alle nostre sorelle ammirate, con malcelato orgoglio davamo il via alla mirabile esecuzione: li-ro-lì ...li-ro-lì ...li-ro-lì ...che soddisfazione! ...non oso immaginare lo sconforto di mio padre quando dalla stanza in cui noi “suonavamo” sentiva provenire questa sinfonia!;D

Da allora in poi in presenza di mio padre erano vietate anche le parole “organo Bontempi”, “pianoforte”, “musica” e tutto quanto potesse fargli venire in mente il “pianofortino”!
Il problema era quando in TV appariva un pianista ...manco a dire che potevamo cambiare canale col telecomando ...prima di tutto perché era ancora di là da venire, poi, quando finalmente l’hanno inventato, mio padre se n’è impossessato, così mentre guardavamo un film, se solo c’era il sospetto che i due protagonisti stessero per baciarsi, lui cambiava canale e ci faceva sorbire un documentario finché non aveva motivo di ritenere che la scena “piccante” fosse finita ...il bello è che la maggior parte delle volte era sì finita la scena “piccante”, ma praticamente anche tutto il film! ...comunque il rischio, dicevo, era l’apparizione di un pianista con conseguente filippica di mio padre sul “bel pianofortino” e su tutti i nostri difetti in ordine d’apparizione ...se poi il pianista per sfortuna era anche inglese ...allora vai con la DOPPIA predica!

...devo dire però che tutto questo ci aveva reso svegli e scattanti: appariva in TV un pianista o un inglese o (che sfiga!) un pianista inglese? Era un fuggi fuggi dal soggiorno... chi in bagno, chi a bere un po’ d’acqua, chi si ricordava di aver lasciato in un’altra stanza qualcosa di cui sentiva improvvisamente una gran nostalgia...

5 commenti:

  1. Ah bentornata Anna ! :))
    Devi essere più costante con questo blog ! :)))

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  2. hai ragione Zucchy ...la costanza non è decisamente il mio forte;)

    :*

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  3. ahahah noi quest'annp siamo partiti per la volta della francia con 10 lezioni del francese per tutti e relative cassette...ne abbiamo ascoltata una e sappiamo dire "Anne è en etudiontttttttttttt" ovviamente non sappiamo scirverlo! su va passami una fetta della crostata salata pleaseeeeeeeeeeeeee

    un bacio

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  4. Lo ...e saper dire che Anna stava studiando OVVIAMENTE non vi è servito a nulla!;D

    :*

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...su, dai! ...non essere timido! ;)